Incendio: le indagini continuano…


DSCN9817(Corriere Adriatico – 24.08.09)

Rogo al Trave: nuove indagini sui razzi

Ancona Proseguono a spron battuto le indagini per scoprire i responsabili dell’incendio al Trave che, due notti fa, ha ridotto in cenere tra gli 8 e i 10 ettari di vegetazione. Secondo le prime indagini condotte dal corpo forestale, scattate contemporaneamente alle operazioni di spegnimento delle fiamme, ad appiccare l’incendio, attorno all’una, sarebbe stato un razzo di segnalazione lanciato da una barca. Insieme alla capitaneria di porto, che collabora alle operazioni, la forestale sta ricostruendo i movimenti delle imbarcazioni in quel tratto di mare, alla ricerca di quella da cui il razzo è partito. Nonostante il giorno festivo, anche ieri sono stati compiuti dei sopralluoghi e valutate le possibili traiettorie del bengala (o più di uno) che ha “dato il là” al fuoco. Ieri sera poi i vigili del fuoco sono dovuti tornare sul posto per neutralizzare un principio di ripresa, prevedibile dopo quello che è successo. Quello che gli inquirenti cercheranno di capire è se l’obiettivo fosse incendiare quell’area del parco naturale, se sia trattato di un errore di qualcuno nell’armeggiare giochi pirotecnici o una stupida bravata. Per ora non si segue con insistenza la pista dell’accensione per via terra, visto che la zona non è facile da raggiungere a piedi e il gesto, oltre che pericoloso per un possibile folle, avrebbe potuto essere notato più facilmente. Dopo la stima dei danni, è stato fortunatamente rilevato che nessun residente o turista è stato evacuato e l’incendio non ha avuto conseguenze più gravi grazie all’assenza di vento.

(Il Messaggero – 24.08.09)

Rogo, lanciati più bengala. Accuse per il parco incolto

 Incendio sul Conero, caccia al diportista che ha lanciato i razzi di segnalazione responsabili del rogo. Più bengala avrebbero generato il rogo alla Sardella. Nella giornata di ieri gli uomini del nucleo investigativo della Guardia Forestale di Ancona hanno passato al setaccio con un fitto rastrellamento la zona andata a fuoco. Non solo per verificare l’eventuale persistenza di pericolosi focolai ma anche per cercare di rinvenire i resti dei razzi di segnalazione che sabato mattina hanno scatenato un vero inferno. «E’ ormai accertato – fanno sapere dalla sala operativa della Forestale – che di bengala ne sono stati lanciati diversi, quasi sicuramente da un’imbarcazione. Trovarli ci permetterebbe di seguire una buona traccia, tuttavia a causa della libera vendita non potremmo risalire direttamente al proprietario. Nei prossimi giorni ne sapremo di più». L’incendio è divampato intorno alle ore 1.15 di sabato ed ha distrutto quindici ettari di macchia alla Sardella, lungo la falesia che degrada verso il mare dietro l’omonima trattoria. La scena apocalittica, con una nube di fumo che in pochi minuti ha avvolto la frazioni e i quartieri vicini, ha scatenato il panico fra le famiglie di una ventina di case, i gestori del ristorante e gli inquilini vip delle più lontane ville della Vedova. Le fiamme sono state fermate dai vigili del fuoco a 20 metri dalle prime case. Ed è polemica anche per la mancata di mautenzione del verde e degli stradelli del Conero. I residenti accusano per la fitta vegetazione incolta che, con la canicola estiva, si è trasformata in una steppa facilmente infiammabile.