(Il Messaggero – 20.08.08)
Trave, il Comune: rischio nuove frane
Carabinieri per allontanare i bagnanti
Frane al Trave: il pericolo non è passato. E così il Comune chiederà alle forze dell’ordine di vigilare sul tratto del Trave interessato da fenomeni di distaccamento della roccia affinché i bagnanti non infrangano il divieto di accesso e transito nell’area. Nessun intervento di contenimento della falesia, quindi, ma il ricorso al pugno di ferro per chi si avventura sulla spiaggia del Trave con grave rischio per la propria incolumità. Lo annuncia l’assessore ai lavori pubblici, Sandro Simonetti, dopo che ieri il geologo del Comune Stefano Cardellini e la Capitaneria di porto hanno effettuato un sopralluogo nella spiaggia del Trave interessata la scorsa settimana da una frana. Da un primo esame è emerso ieri che gli episodi franosi dei giorni scorsi, se pure di modesta entità, sono il risultato della naturale evoluzione della falesia. «L’alterazione che ha causato gli ultimi cedimenti – fa sapere Palazzo del Popolo – è dovuta a forze esogene, quali l’azione del mare, l’alternasi di forti insolazioni a imbibizioni di acque meteoriche che agiscono su una fatturazione esistente. Tutto ciò crea condizioni di possibili distacchi di materiale, eventi non prevedibili che costituiscono comunque un pericolo, anche in presenza di piccole frane, data l’altezza e l’estensione della falesia».
Dunque nuovi distaccamenti di materiale roccioso sono possibili e del resto quello di giovedì scorso è stato solo l’ultimo di una serie di episodi simili o anche di maggiore entità. Motivo sufficiente, questo, per spingere il Comune a rafforzare la vigilanza ai varchi di accesso alla spiaggia del Trave che, come ben noto, è interdetta ai bagnanti proprio per la sua pericolosità. Nonostante l’ordinanza, però, non sono rare le “incursioni” degli amanti della natura ma anche del rischio, tanto che più di una volta i cartelli indicanti i divieti d’accesso sono stati divelti. Apposita cartellonistica, già da tempo, è stata collocata a monte, all’inizio dei sentieri di accesso all’arenile, e sulla spiaggia stessa: più volte divelta, è stata sempre ricollocata dal Comune. A fronte dell’ennesima rimozione del cartello a mare gli addetti comunali stanno provvedendo a una nuova installazione. «Data la presenza di un ambiente fragile, con una falesia in continua evoluzione caratterizzata da terreno stratificato di tipo argilloso-marnoso – spiega l’assessore Simonetti – l’unico accorgimento possibile è di evitare la frequentazione della spiaggia, alternative non esistono. Dovere dell’amministrazione comunale è infatti in primo luogo quello di garantire l’incolumità ei cittadini».
Nessun intervento di contenimento o di risanamento della falesia, dunque, in vista: in considerazione del rapporto tra interventi dal costo elevatissimo, fa sapere il Comune, e benefici difficilmente certificabili, come in molte altre parti del litorale italiano che hanno le stesse caratteristiche geologiche, l’unico accorgimento è quello di interdire transito e permanenza. «A Tal proposito – conclude Simonetti – chiederemo alla Polizia municipale e alle forze dell’ordine di vigilare sul tratto del Trave».